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UNA NUOVA REVIEW RICORDA AI CARDIOLOGI DI INFORMARSI SULL'USO DI SUPPLEMENTI ERBORISTICI DA PARTE DEI PAZIENTI Cardiologia clinica - 1 Febbraio 2010 - Manuela Casula - Comitato editoriale SITeCS Washington, DC - La crescente popolarità dei prodotti erboristici e dei supplementi nei Paesi occidentali è diventata sempre più preoccupante per i medici che non hanno l'abitudine di chiedere ai propri pazienti se assumono un qualche prodotto non farmaceutico, nonostante gli effetti spesso potenti di alcuni supplementi e vitamine, conclude una nuova review [1]. Scrivendo un articolo sullo 'stato dell'arte' in questo campo, pubblicato on line l'1 febbraio 2010 sul Journal of the American College of Cardiology, il Dr Ara Tachjian (Mayo Clinic, Rochester, MN) e colleghi notano che più di 15 milioni di persone solo negli Stati Uniti usano rimedi erboristici e/o vitamine a dosaggi che possono determinare interazioni con i farmaci cardiovascolari, ponendoli potenzialmente a rischio. "Ciò che abbiamo pubblicato non è niente di nuovo," spiega ad heartwire il senior author del paper, il Dr Arshad Jahangir (Mayo Clinic, Scottsdale, AZ), ma vale la pena ribadire il messaggio. "Abbiamo bisogno di comprendere le interazioni tra i farmaci presi dai nostri pazienti cardiovascolari e questi prodotti erboristici e supplementi dietetici, della cui assunzione spesso non siamo neppure a conoscenza quando visitiamo i nostri assistiti. Abbiamo bisogno di rivestire un ruolo più attivo nell'informarci presso i nostri pazienti sull'eventuale assunzione di questi tipi di terapie complementari e alternative." Il desiderio generale di salute può nuocere Come Jahangir ha spiegato, il lavoro aveva tre obiettivi. Primo, ha riferito, gli autori volevano sottolineare l'aumento dell'uso di supplementi e altre terapie 'alternative'. Le visite a medici che utilizzano terapie complementari o alternative "supera di molto" quelle ai medici classici, aggiungendo oltre $34 miliardi nei costi, che sono tipicamente non rimborsabili, notano gli autori. A trascinare questo trend sono molti fattori, inclusi la diffusione dell'obesità; ansietà, depressione e dolori; un "generale desiderio" di un miglior stato di salute e della prevenzione di condizioni patologiche; e infine la diffusa convinzione che le terapie complementari e alternative siano più sicure dei farmaci, scrivono gli autori. Il secondo e principale obiettivo del lavoro era relativo ad alcuni dei più comuni rimedi erboristici noti per la loro interazione con i farmaci cardiaci e cardiovascolari, inclusi iperico, cardiaca, ginseng, ginkgo biloba, aglio, succo di pompelmo, biancospino, serenoa repens, dan shen, echinacea, stephania tetrandra, aconito, yohimbina, gynura, liquirizia e cimicifuga racemosa. "Non è stato possibile essere esaustivi, abbiamo scelto alcune delle più importanti interazioni," ha spiegato Jahangir. Ha poi sottolineato la completezza degli articoli sul succo di pompelmo e dei suoi effetti inibitori su alcuni enzimi epatici con conseguenti maggiori concentrazioni di farmaci come le statine o alcuni medicinali per i trapianti. Nonostante gli avvertimenti continui dalla stampa, ha affermato, le interazioni tra succo di pompelmo e farmaci sono estremamente comuni, e i medici potrebbero non ricordarsi di informarne i pazienti. Per contro, ha notato, un prodotto come l'iperico è in grado di aumentare l'attività enzimatica, indebolendo gli effetti di farmaci come quelli che controllano il ritmo cardiaco e i medicinali per i trapianti. "Ci sono stati report di rigetti di trapianto d'organo a causa della perdita di efficacia della terapia immunosoppressiva," ha riferito. Alla domanda se ci fossero supplementi che ritenesse particolarmente diffusi o preoccupanti, Jahangir ha indicato l'aglio."L'aglio è un buon esempio di qualcosa ritenuto in possesso di effetti immuno-modulatori nelle infezioni o ipocolesterolemizzanti o anti-ateroslcerosi in ambito biologico vascolare. Ma l'aglio può aumentare il rischio di sanguinamento nei pazienti che assumono warfarin. Si può avere un quadro in cui un soggetto ha avuto un infarto miocardico acuto, mette uno stent e viene trattato con aspirina e clopidogrel; in questo caso il rischio di sanguinamento è già alto. Se lo stesso paziente ha fibrillazione atriale o gli viene impiantata una valvola meccanica e inizia ad assumere warfarin, allora il rischio con aglio, che sembra un prodotto tanto innocuo, non è così trascurabile e si possono sviluppare emorragie potenzialmente fatali. Il terzo punto di interesse del lavoro è la mancanza di sorveglianza regolatoria nel campo dei supplementi erboristici. I prodotti commercializzati come supplementi o medicinali complementari non devono essere sottoposti agli stessi rigorosi test di sicurezza ed efficacia richiesti per i prodotti farmaceutici, sottolineano gli autori. Inoltre non esiste nessuna sorveglianza, controllo di qualità o sistema di leggi che regoli le modalità di commercializzazione e promozione. Jahangir spera che l'aumentata consapevolezza delle potenziali interazioni tra farmaci e supplementi possa motivare le autorità regolatorie a disciplinare questi prodotti, per proteggere la salute dei pazienti e le loro finanze. "Alcuni di questi prodotti sono molto cari," ha affermato. I soggetti che li pagano di tasca propria potrebbero farlo allo scopo di 'prendersi cura dei propri problemi' senza richiedere l'intervento del medico, cosa che può spesso portare a un ritardo critico nella diagnosi. "Il punto principale è che i pazienti hanno bisogno di essere più consapevoli di queste interazioni, e noi [come medici] abbiamo bisogno di migliorare la comunicazione con i nostri assistiti. Non stiamo assolutamente dicendo che queste erbe e questi composti non siano efficaci. Ciò che chiediamo sono maggiori evidenze scientifiche, allo stesso modo in cui altri prodotti e farmaci sono testati, prima di consentire che qualcuno ci convinca a introdurre nel nostro corpo qualcosa che ci possa danneggiare." The authors report no relevant financial conflicts of interest.
Link Herbal heartache: New review reminds cardiologists to query supplement use Clinical cardiology Feb 1, 2010 17:00 EST Red yeast rice reduces LDL-cholesterol levels in statin-intolerant patients [Lipid/Metabolic > Lipid/Metabolic; Jun 15, 2009] FDA once again expands list of tainted weight-loss products [Lipid/Metabolic > Lipid/Metabolic; Jan 28, 2009] Hibiscus tea reduces blood pressure [Hypertension > Hypertension; Nov 11, 2008] Safety of mixing hawthorn supplements with heart-failure meds questioned [Heart failure > Heart failure; Jun 13, 2008] Herbal mainstay hawthorn can benefit in heart failure, says pooled analysis [Heart failure > Heart failure; Jan 23, 2008] Noni, a traditional Polynesian remedy, lowers total cholesterol and triglyceride levels [heartwire > News; Mar 02, 2006] NIH conference focuses on effects of dietary supplements on antithrombotics [heartwire > News; Jan 20, 2005] Herbals and the heart [heartwire > Features; May 30, 2003] |
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